Micronazioni, uno stato tutto mio - di Andrea Macchioni
Dall'isola delle Rose al ducato del Bardo fino a Flandrensis, passando per l'Appennino tosco-emiliano e l'Antartide: le micronazioni sono intorno a noi, spesso molto più vicine di quanto immaginiamo. Territori al confine tra realtà e immaginazione, le micronazioni non compaiono sulle mappe ufficiali ma esistono davvero: principati, repubbliche, ducati nati dal desiderio di libertà, di gioco o di protesta. Questo reportage è un viaggio nell'universo del micronazionalismo alla scoperta delle ragioni che spingono singoli o piccole comunità a tracciare confini, disegnare bandiere e proclamare la propria sovranità in spazi spesso vasti quanto il giardino di casa.
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L'anno dell'audiovisivo: sale e salotti, tutti davanti allo schermo - Di Marta Cagnola
È una tradizione, ormai, fare il punto della situazione del settore dell'audiovisivo a Roma con il MIA | Mercato Internazionale dell'Audiovisivo. Incontri, tendenze, riflessioni sul presente e sul futuro e... dati. Esaminiamo i numeri che emergono dal rapporto annuale dell'Associazione produttori audiovisivi, dallo studio di Anica sui consumi di cinema e piattaforme, dai risultati della lotta antipirateria delle Federazione per la tutela delle industrie dei contenuti audiovisivi e multimediali.Con noi Chiara Sbarigia (Apa), Massimo Scaglioni (Certa, Centro di ricerca sulla televisione e i media audiovisivi dell'Università cattolica del Sacro Cuore di Milano), Alessandro Usai (Anica) e Federico Rossi Bagnoli (Fapav).
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Falcons Ucraina, l'innovazione in tempo di guerra - Gigi Donelli
La guerra delle città e quella della lunga linea di contatto, dove l'avanzata russa nel nord e nell'est impegna le truppe di Kyiv in inferiorità numerica. L'innovazione tecnologica e la catena dei rifornimenti sono fattori decisivi, in questo come in tutti i conflitti. Nella capitale ucraina le start-up si adattano e crescono in questo tempo difficile: incontriamo il CEO e il capo della tecnologia di Falcons, società che è anche punta avanzata di un settore che attira interessi internazionali.
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Cisgiordania, l'odissea dei bambini malati di cancro - di Valentina Furlanetto
La salute dei più piccoli, a partire dai bambini malati di cancro, nei contesti di conflitto e di occupazione militare è a rischio. Accade in Cisgiordania, da più di 70 anni sotto occupazione, dove i piccoli pazienti oncologici sono doppiamente colpiti: dal trauma della malattia e dal trauma del conflitto, della violenza, dell'insicurezza. A circa 10 km a sud di Gerusalemme il Beit Jala Hospital è l'unico ospedale pubblico rimasto in Palestina per la cura del cancro infantile e lotta per restare aperto. "Le cure chemioterapiche si esauriranno in pochi mesi" avverte il Dr. Muhammad, il medico che dirige il reparto oncologico infantile. Ad aiutare il reparto, a corto di fondi, anche una associazione italiana, Sole e Terre. La ong ha anche aperto il Children center, per il supporto psicologico di bambini e famiglie. "Trattiamo i traumi psicologici causati dal cancro ma anche dalla occupazione" spiega Micheal Sansour, direttore del centro. "In Cisgiordania per fare 40 chilometri ci si può impiegare quattro ore e i miei pazienti spesso non riescono neppure ad arrivare" denuncia Farah Fatafta, psicologa del centro. Eliana Gwahli, coordinatrice, racconta che non sono rari i casi di mancanza di cure per l'impossibilità di spostarsi a causa dei checkpoint e i cancelli militari.
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Cambiate dalla guerra. Le streghe di Bucha - di Gigi Donelli
Le streghe di Bucha sono un’unità di volontarie donne ucraine addestrate per abbattere i droni russi. Gigi Donelli racconta la loro doppia vita: di giorno impegnate nel proprio lavoro e in famiglia, di notte “turniste” a protezione dei cieli della capitale, diventando così un importante canale di collegamento tra la vita civile e le strutture militari di Kiev.
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Om Reportage
Radio 24 racconta ogni settimana l'Italia e il mondo attraverso il formato del reportage. Realizzati dalla redazione e dai collaboratori di Radio 24, il racconto sonoro ci porta dall'Ungheria al cuore dell'Africa, dagli ospedali alle discoteche, per parlare di persone e di passioni, di sofferenza e di speranza. Un mondo intero da raccontare attraverso le parole, i suoni e le emozioni raccolte e diffuse attraverso la radio. A partire da quest'anno dedichiamo una parte della nostra produzione a raccontare l'Europa che verrà, attraverso i reportage realizzati in collaborazione con la rete EuranetPlus. A cura di Anna Migliorati.